Settembre e Ottobre, mesi tradizionalmente dedicati alla venerazione degli angeli in genere (e angeli custodi), ha trovato una risonanza spirituale particolarmente intensa e melodiosa grazie all’impegno di don Elio Benedetto, il carismatico sacerdote e cantautore che è parroco della Parrocchia Santa Maria la Nova in Palata (CB). Don Elio ha recentemente arricchito il suo repertorio di musica cristiana d’autore con un nuovo brano interamente dedicato alla figura dell’Angelo di Dio, un inno alla presenza invisibile ma costante della guida divina nella vita di ogni fedele. La presentazione di questa importante nuova opera, dedicata proprio all’angelo custode in un mese particolarmente significativo per questa devozione, non poteva avvenire in una cornice più suggestiva e spiritualmente significativa: la Grotta del Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo (FG), luogo di culto conosciuto in tutto il mondo e meta di pellegrinaggio secolare, dove si è tenuto un concerto il 19 settembre. Si è trattato di un evento di eccezionale rilievo, dato che è difficilissimo essere invitati a cantare o a portare una testimonianza in questo luogo santo, rendendo l’esibizione di don Elio un segno di profonda stima e accoglienza.
Il tour evangelico nel pieno del Giubileo della speranza
Il concerto, infatti, non è stato un semplice appuntamento musicale, ma si è inserito in un contesto di più ampio respiro spirituale e pastorale: le celebrazioni per il Giubileo 2025, che ha come tema centrale la Speranza. Don Elio Benedetto è attualmente nel pieno del suo tour di musica cristiana di evangelizzazione, un percorso itinerante voluto proprio durante l’Anno Santo, con l’intento non solo di diffondere la sua musica, ma anche di offrire veri e propri percorsi di approfondimento spirituale che partono dalle tematiche intessute nei suoi testi. La sua musica diventa così un ponte verso la trascendenza, uno strumento di meditazione che aiuta i fedeli a riscoprire la misericordia di Dio e a temprarsi nella speranza in vista del Giubileo. L’evento è stato reso possibile anche grazie alla straordinaria accoglienza del rettore del santuario, padre Ladislao Suchy, e dei numerosi fedeli accorsi. Il sacerdote-cantautore, reduce da un concerto di grande successo in Polonia, ha dimostrato ancora una volta una straordinaria capacità di toccare le corde più intime dell’anima, portando un messaggio di fede vivace e coinvolgente. L’accoglienza di tutti i presenti è stata calorosa, con manifestazioni di sincero apprezzamento per il messaggio profondo e spiritualmente intriso nella sua musica.
“Vergine Madre” e l’Amore speranzoso
L’apertura del concerto è stata affidata al brano “Vergine Madre”, una rivisitazione musicale delle parole di Dante Alighieri, un canto che ha voluto rendere onore a Maria, la donna della fecondità e della speranza, dalla quale è nato Cristo, la Speranza per il mondo. L’introduzione a questo brano, così come agli altri, è stata ispirata dai discorsi di papa Leone XIV, dove si è voluto sottolineare con forza come Dio agisce sempre al di là delle possibilità umane, in una logica di amore che genera vita e fiducia.
L’inedito angelo di dio, il custode celeste di ogni passo
Subito dopo, in un crescendo di intensità emotiva, è stato presentato l’inedito “Angelo di Dio”, il brano il cui rilascio è stato il fulcro spirituale della serata. L’attenzione di tutti i fedeli è stata catturata da questa profonda riflessione in musica sulla figura dell’angelo custode, un tema quanto mai centrale. Don Elio, infatti, ha messo in musica le parole del Libro dell’Esodo: «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino…». Così dice il Signore, ribadendo come Dio abbia pensato a custodire i tuoi passi. È qui che comincia la storia — non la fiaba! — dell’Angelo custode. Ad ogni parto, per ogni vita che nasce, Dio manda un Angelo “davanti a te per custodirti sul cammino” e sostenerti con il suo aiuto misterioso e potente. Questo inviato speciale, che s’impegna a proteggerti, ha una missione ben precisa: “farti entrare” nel luogo che Dio ha preparato per te. Comprendi allora che la vita ha un traguardo, una meta, un ‘luogo’ che ti attende: non sei una mina vagante, un figlio del caso spuntato dal nulla. La presenza dell’Angelo che “cammina alla tua testa” è la prova costante della prossimità di Dio al tuo cuore, nei giorni che vivi. Questo rafforza la speranza. Ma questo dono — la custodia dell’Angelo — reclama rispetto, ascolto, docilità. Rispettare la sua presenza, ascoltare la sua voce, non ribellarsi a lui significa accogliere l’ispirazione a fare il bene ed evitare il male, sempre, anche nelle piccole cose. E questa santa ispirazione, che strada facendo si fa chiara nel cuore, fa essere l’uno-per-l’altro con ogni creatura, a cui ci lega un unico Padre. La profonda spiritualità del testo e della melodia hanno toccato il cuore dei fedeli, trasformando il brano in un’autentica preghiera cantata.
Il sogno e la beatitudine della fede
A seguire, don Elio ha proposto il brano “Il Sogno”, introdotto da una profonda riflessione che ha ripreso le parole di Papa Leone XIV sulla speranza, dove si sottolinea che il Giubileo che stiamo vivendo ci aiuta a scoprire che la speranza è fonte di gioia sempre, ad ogni età. Quando, poi, essa è temprata dal fuoco di una lunga esistenza, diventa fonte di una beatitudine piena”. Don Elio, con il suo brano, ha dato voce a questa verità, invitando tutti a non cedere mai al pessimismo.
L’Hallelujah di Cohen riadattato con le parole della Kalenda di Natale
Il concerto si è concluso con l’emozionante canto dell’Allelujah di Cohen, riadattato in una versione unica e suggestiva. Le parole del celebre brano sono state sostituite con quelle della Kalenda di Natale, rivista e curata dal noto biblista don Giuseppe De Virgilio, professore di Teologia Biblica alla Pontificia Università della Santa Croce in Roma. Il testo della Kalenda è una mirabile sintesi dei principali eventi del mondo biblico e religioso, ma anche di quello civile; attraverso di esso, possiamo notare come Cristo sia il compimento della storia, il suo centro, il cuore pulsante dell’umanità, anche di coloro che sembrano lontani da Lui. La storia cambia per sempre: ha ora pienamente senso l’attesa del popolo di Israele, che cominciò il suo itinerario migliaia di anni prima di questa nascita con il viaggio di Abramo, ed è proseguita attraverso la prigionia e l’uscita dall’Egitto, ed il regno di Davide e dei suoi successori. Come ci ricorda San Paolo nella Lettera agli Efesini, il disegno del Padre era, nella pienezza dei tempi, ricapitolare tutto in Cristo; ecco la pienezza dei tempi, ecco che tutto, pagano e religioso, gioie e dolori, morte e vita sono ricapitolate in Lui, il culmine, l’apice della storia. Dio viene nella storia, la grande storia; ma viene anche nella mia vita, nella tua vita. È qui che vuole entrare, è qui che vuole abitare. Guardiamo la grotta di Betlemme: è povera, spoglia, sporca, di sicuro non è la dimora del Re dei Re. A volte anche il nostro cuore può essere così, anche la nostra vita può non essere perfetta. Eppure, per amore, Colui che non ha disdegnato di avere come culla un po’ di paglia, non disdegna il nostro cuore povero, misero, freddo e incostante. Quello che vuole è solo essere accolto. Sarà Lui a fare il resto. La mia e la nostra speranza è riposta in un Uomo, che si chiama Gesù. Egli è il Figlio di Dio Padre; è quindi Dio stesso che ci è venuto incontro. Questa chiusura ha rappresentato una sintesi perfetta della serata: la fusione tra la bellezza della musica d’autore e la ricchezza della tradizione biblica e liturgica. L’intera esibizione è stata una vera e propria fonte di spiritualità, un momento alto che ha aiutato i presenti a riflettere sul tema centrale della speranza e sulla infinita misericordia di Dio.
Don elio, un modello di evangelizzazione musicale
Il successo dell’iniziativa è stato testimoniato dalle innumerevoli manifestazioni di affetto che don Elio ha ricevuto al termine dell’esibizione. Tutti i presenti hanno sottolineato la sua eccezionale capacità di immedesimazione nei messaggi che veicola, dalla quale traspariva una particolare energia spirituale capace di coinvolgere e commuovere. Don Elio Benedetto, sacerdote e cantautore, ha saputo, attraverso la sua arte, offrire un momento di altissima spiritualità e profondo coinvolgimento. La sua musica non è solo espressione artistica, ma una vera e propria forma di evangelizzazione che prepara i cuori al Giubileo, seminando speranza e fede nei solchi dell’anima. La sua missione itinerante continua a riscuotere ovunque consenso, confermandolo come una delle voci più autentiche e toccanti della musica cristiana contemporanea.






























